A metà novembre erano almeno 98
le tigri uccise o morte per cause naturali nelle varie riserve
indiane, in aumento del 25% rispetto a quanto avvenuto nel 2015.
Lo scrive oggi il quotidiano Mail Today.
In un articolo di prima pagina il giornale raccoglie
l'allarme lanciato dall'Authority nazionale per la conservazione
delle tigri (Ntca) che ha presentato i dati al parlamento
indiano dai quali emerge il dato parziale del 2016 già superiore
alle 78 morti di felini segnalate per tutto l'anno precedente.
Per 48 di questi decessi l'Ntca non fornisce ragioni ma secondo
gli ambientalisti esse sono dovute all'incessante attività dei
bracconieri. A sostegno di questa ipotesi il ministro
dell'Ambiente indiano, Anil Madhav Dave, ha dichiarato al
giornale che "il bracconaggio e l'avvelenamento continuano ad
essere i principali nemici delle tigri nella foresta". In base
al censimento realizzato nel 2014, in India c'erano 2.226 tigri,
ed oltre 1.000 di essere erano in Karnataka, Madhya Pradesh ed
Uttarakhand.
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