Via libera in Giappone
all'estensione per il funzionamento di un terzo reattore
nucleare con più di 40 anni di attività, una decisione che
potrebbe portare all'allentamento delle procedure di controllo
introdotte a ridosso dell'incidente di Fukushima del 2011.
L'Autorità per la sicurezza nucleare (NRA) ha accordato il
permesso alla Kansai Electric Power, gestore della centrale
atomica di Mihama, di continuare a investire per l'aggiornamento
dell'impianto, che potrebbe essere riavviato nel 2020 dopo una
spesa di 165 miliardi di yen (1,4 miliardi di euro). Il reattore
numero 3 della centrale - momentaneamente spento - si trova
nella prefettura di Fukui, ed era operativo dal 1976 prima
dell'incidente di Fukushima.
Il governo giapponese ha posto un limite di 40 anni di
attività per gli impianti nucleari del paese, con l'obiettivo di
obbligare gli operatori a smantellare le centrali più soggette a
incidenti derivanti dalle catastrofi naturali.
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