Un funzionario della Corea del Nord
con base nell'Unione europea sarebbe fuggito con una importante
somma di denaro, quantificata in "milioni di dollari", in un
Paese europeo che non è stato svelato. Contro di lui sarebbe in
atto una potente caccia all'uomo perché i soldi sarebbero parte
della cassa raccolta in nero dal regime per i suoi vertici.
Si tratta del secondo caso in pochi giorni, dopo la defezione
del numero due dell'ambasciata di Pyongyang a Londra, Thae
Yong-ho. Il funzionario sarebbe ora "sotto protezione". Non
viene neanche specificato se sia già giunto a destinazione o se
stia ancora cercando un Paese che gli dia asilo. Il ministero
per l'Unificazione coreana di Seul non ha commentato. Ma la
Yonhap e il quotidiano sudcoreano Dong-A Ilbo danno versioni
diverse: secondo la prima, il funzionario nordcoreano aveva già
fatto perdere le tracce lo scorso anno con svariati milioni di
dollari. Secondo il giornale, invece, la defezione è recente:
l'uomo avrebbe con sé ben 400 milioni di dollari.
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