Le Autorità australiane hanno
confermato che sul simulatore del capitano dell'aereo Malaysia
Airlines scomparso nel marzo 2014 fu effettuato un volo con una
rotta sopra l'area dell'Oceano indiano meridionale dove si
ritiene che il velivolo si sia inabissato.
Venerdì scorso il New York magazine aveva pubblicato la
notizia secondo cui meno di un mese prima della scomparsa
dell'aereo, il pilota Zaharie Ahmad Shah aveva effettuato con un
simulatore casalingo alcuni voli, tra cui uno con una rotta
simile a quella che si ritiene abbia seguito il volo Mh370.
Informazioni, aveva indicato il magazine ipotizzando un
omicidio-suicidio di massa premeditato dal pilota, che emergono
da un'analisi dell'Fbi. Tuttavia, la polizia della Malaysia ha
negato di avere mai dato alcun documento o informazione a
nessuna autorità straniera, inclusa l'Fbi. Anche se due anni fa,
subito dopo l'incidente, il ministro dei Trasporti della
Malaysia confermò che anche l'Fbi stava analizzando i dati del
simulatore del pilota.
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