Una studentessa di giurisprudenza
indiana è stata brutalmente stuprata e uccisa in Kerala,
nell'India meridionale, in un caso che ricorda quello di
Nirbhaya, la ragazza coraggio di New Delhi morta a causa delle
lesioni causate da uno stupro collettivo su un autobus nel
dicembre 2014. L'omicidio, avvenuto cinque giorni fa, ha
scatenato delle proteste di piazza nella città di Ernakulam
contro il governo locale. Finora solo due sospetti, vicini di
casa della vittima, sono stati fermati dalla polizia per
accertamenti. La 30enne, appartenente alla comunità dei 'dalit'
(gli ex intoccabili), è stata trovata morta nella sua abitazione
con i segni di circa 30 coltellate e con profonde ferite
all'addome. La polizia sospetta che sia stata brutalmente
violentata e seviziata nelle parti intime con una sbarra in
ferro prima di morire probabilmente strangolata secondo i
risultati dell'autopsia. A scoprire il cadavere è stata la madre
che viveva con lei. La vicenda ha suscitato un grande clamore
sui social network.
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