"Le misure di sicurezza rese note
dal governo sono di routine, e non significano che la diga di
Mosul stia per crollare": lo ha detto il ministro delle Risorse
idriche iracheno, Muhsin al Shammary, dopo la messa a punto da
parte dell'esecutivo di un piano d'emergenza per fronteggiare un
eventuale cedimento della diga.
Il ministro ha aggiunto che da due settimane è in corso lo
svuotamento del bacino, ma ha sottolineato che si tratta di un
intervento effettuato ogni anno in questa stagione come
"precauzione per lo scioglimento delle nevi". "I lavori di
manutenzione procedono normalmente e non ci sono problemi", ha
affermato Al Shammary. Domenica gli Usa avevano parlato di
"rischio serio e senza precedenti" di un cedimento della diga,
per il cui rafforzamento il governo ha assegnato un appalto alla
società italiana Trevi. Secondo le autorità americane, un simile
evento "catastrofico" potrebbe causare tra mezzo milione e un
milione e mezzo di vittime tra le popolazioni che vivono lungo
il fiume Tigri.
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