Un duello a distanza tra la Guida
Suprema religiosa dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, e il
presidente della Repubblica, Hassan Rohani, ha chiuso di fatto
stasera la campagna elettorale per il voto del nuovo Parlamento,
o Majlis, che si terrà venerdì 26 febbraio. Khamenei, sulla
carta una figura "super partes" a cui però fa riferimento il
blocco conservatore-fondamentalista, ha snocciolato un
dettagliato elenco di qualità che dovrà avere la prossima
assemblea legislativa. E tra le tante, ha indicato la capacità
di "non farsi intimidire dagli Stati Uniti". La risposta di
Rohani è arrivata in forma indiretta: il presidente ha
polemizzato contro chi, in campo conservatore, vede dietro ogni
angolo, ed anche dietro al voto per il Majlis, interferenze
straniere. "Dovete smettere - ha detto - di esagerare
l'influenza delle vecchie, obsolete potenze coloniali,
sottostimando la nazione iraniana". State facendo un errore".
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