Il numero delle vittime civili del
conflitto in Afghanistan è stato lo scorso anno il più alto mai
registrato ufficialmente: 11.002. E' quanto emerge dal Rapporto
annuale 2015 dell'Onu sulla Protezione dei civili nei conflitti
armati.
Il documento, preparato dalla Missione di assistenza delle
Nazioni Unite in Afghanistan (Unama) in collaborazione con
l'Ufficio per i Diritti umani dell'Onu, mostra che l'aumento dei
combattimenti terrestri dentro o intorno ai centri abitati,
insieme all'azione dei kamikaze e ad altri attacchi nelle
principali città, sono state nel 2015 le cause principali delle
vittime e dei feriti collegati al conflitto.
Nei 12 mesi del 2015, sostiene il Rapporto, "è stato
possibile documentare 11.002 vittime civili", di cui 3.545 morti
e 7.457 feriti, con un incremento del 4% rispetto all'anno
precedente. Si tratta inoltre del più alto numero di vittime
civili nel conflitto afghano da quando nel 2009 l'Unama ha
cominciato a sistematizzarle.
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