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ARCHIVIO ANSA. Un'onda di morte nel paese delle vacanze

ARCHIVIO ANSA. Un'onda di morte nel paese delle vacanze

26 dicembre 2015, 11:00

Paolino Accolla

ANSACheck

BANGKOK, 26 DIC 2004 - Le ondate di tsunami partite dalle acque intorno a Sumatra hanno investito stamani con violenza le coste della Thailandia, poche centinaia di chilometri a est, seminando morte e distruzione nei villaggi dei pescatori e nei centri di vacanze prediletti da tanti occidentali per questa stagione. Nel paese il danno umano viene indicato ora fra i 300 e 400 morti, molti dei quali sarebbero turisti, anche se non si segnalano per il momento vittime fra gli italiani. A buio fatto, hanno detto fonti dell'ambasciata italiana a Bangkok non si aveva notizia di vittime fra in nostri connazionali, ''ma sappiamo di gente in difficolta', che è sfuggita all'acqua che saliva arrampicandosi sugli alberi o salendo sui tetti delle case''. Fra le maggiormente colpite ci sono le piu' note fra le località paradiso delle vacanze tropicali, frequentate dagli stranieri quanto dai thailandesi stessi, che producono il 40% dei dieci miliardi di dollari di fatturato annuo dell'industria turistica nazionale. Fra queste localita', nomi come Phi Phi, dove diverse decine di persone sarebbero morte þ c'e' chi parla di quasi 200 - Phuket, dove le autorità parlano di 150 persone morte, e Krabi, con altre 50 vittime. A Phuket un folto gruppo di indiani e' stato sorpreso dalle onde di maremoto mentre si immergeva per il bagno rituale della luna piena e 32 di loro, fra i quali 15 bambini, sono stati trascinati via dall'acqua. Le onde hanno colpito di primo mattino, quando ancora i bagnanti erano pochissimi ma anche cosi' ''c'e' stata gente che e' stata sorpresa dall'acqua mentre ancora dormiva nella propria stanza'', stando a quanto riferito da testimoni oculari alle tv locali che hanno mandato in onda scene di distruzione riprese dagli stessi turisti. Molte le immagini dei feriti in costume da bagno, molte anche quelle di turisti che, sempre in costume da bagno, partecipavano alle operazioni di soccorso.

''Chi era in spiaggia è stato trascinato via dalle acque'', ha detto Simon Clark, un fotografo londinese in vacanza a Koh Ngai. Chi esplorava invece i bassi fondali ''e' stato trascinato per centinaia di metri e poi sbattuto a riva''. Decine di persone partite di buon'ora per esplorare la vicina e nota Emeral Cave risultano disperse. L'aeroporto di Phuket, le cui piste erano state sommerse dalle acque come il resto dell'abitato, ha riaperto in serata assieme alle principali strade. Ne ha subito approfittato il premier Thaksin Sinawatra che ha poi definito la situazione grave ma ormai ''sotto controllo'', anche se ha deciso di passare la notte sull'isola, ''per dirigere di persona le operazioni di soccorso''. La rinomata spiaggia di Laguna Beach, immortalata su tutti i depliant turistici del paese, secondo un uomo d'affari locale in vacanza, ''e' stata spazzata via e ora e' completamente scomparsa''. Un altro turista ha riferito come e' riuscito a salvarsi grazie alla prontezza di riflessi del barcaiolo che vedendo l'onda da lontano ha cercato rifugio in una piccola baia, guidandolo poi in salvo in alto sugli scogli della riva. L'area che piu' ha risentito delle ondate di tsunami, ha sottolineato Somboon Wangmaitham, vice direttore del locale ospedale Wachira, ''e' quella di Patong Beach''. ''All'inizio si e' sentito un boato, davvero molto forte'', ha raccontato a una tv locale Gerrard Donnely, un turista britannico che stava all'Holiday Inn di Phuket.

''Sul momento abbiamo pensato a un attacco terroristico ma poi abbiamo visto l'acqua che arrivava e abbiamo cominciato a correre su per le scale, il più in alto possibile''. Dopo la prima ondata, ha riferito la turista australiana Natalia Moyano, ricoverata per lo strappo dei legamenti di una gamba, ''l'acqua ha cominciato a salire in modo sempre più veloce... ho cercato di saltare da una balaustra ma questa è crollata''. Ai microfoni delle emittenti thailandesi, diversi scampati alla furia delle acque hanno fornito le stesse ricostruzioni parlando di ''muri dþacqua di sei-otto metri'', che sono arrivati all'improvviso travolgendo villaggi e sollevando imbarcazioni e pescherecci come fuscelli, spesso con gente aggrappata alle fiancate. A Phi Phi, dove è stato girato il film ''The Beach'' con Leonardo di Caprio, centinaia di bungalow sono stati portati via dalle onde. Chan Morangtaechar, proprietario del centro di vacanze PP Princess Resort, ha dichiarato che il bilancio umano della tragedia e' destinato ad aumentare, ''con centinaia di vittime, non solo fra i turisti ma anche fra gli addetti del settore alberghiero''. Su tutta la costa occidentale della Thailandia, dove ci sono alcune migliaia di sfollati, e in tutte le isole sono segnalati danni alle strutture. A cominciare dai moli di attracco delle imbarcazioni. Cio', hanno indicato fonti della guardia costiera mobilitata al completo per i soccorsi, lascia prevedere che in alcune situazioni ci vorra' forse qualche tempo perché le cose possano tornare alla normalità, con la ripresa non solo della navigazione ma anche della distribuzione di generi alimentari e vettovaglie alle isole.

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