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ARCHIVIO ANSA. Tsunami devasta l'Asia

ARCHIVIO ANSA. Tsunami devasta l'Asia

26 dicembre 2015, 10:56

Redazione ANSA

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BANGKOK, 26 DIC 2004 - Almeno diecimila persone sono morte in Asia sud orientale, quando onde gigantesche scatenate dal peggiore terremoto al mondo degli ultimi quarant'anni si sono abbattute sui centri turistici, su alberghi di lusso affollati per le vacanze natalizie, sui villaggi di pescatori, lasciando dietro di se' solo devastazione dall'Indonesia fino alle Maldive. Il disastro e' cominciato silenziosamente alle 7.59 (locali) al largo dell'isola di Sumatra in Indonesia, quando una scossa tellurica di magnitudo 8,9 sulla scala Richter ha fatto tremare i sismografi di tutta la terra, provocando uno tsunami - un'onda anomala che puo' arrivare a 10 metri di altezza e correre fino a 500 chilometri all'ora. Un muro di acqua che si e' presentato improvviso sulle spiagge piene di bagnanti delle isole paradisiache di Indonesia, Malaysia, Thailandia o, piu' a occidente, nelle camere da letto della gente ancora addormentata in India, Sri Lanka e Maldive. Il mare ha spazzato via bagnanti, ombrelloni e sdraio, ha sradicato palme, ha sfondato porte e finestre, abbattuto bungalow di lusso e capanne di pescatori, e' entrato negli alberghi di lusso, distruggendo ogni cosa sul suo cammino. La gente e' stata trascinata via, fra detriti, automobili, motociclette, in strade trasformate in fiumi di fango. Poi, improvvisamente come era arrivata, l'onda si e' ritirata. Lasciando dietro di se', un mondo stupito e terrorizzato. Turisti in costume da bagno, pieni di lividi, si aggiravano sconcertati, come gli abitanti locali, cercando parenti e amici. Migliaia i feriti negli ospedali. Sumatra (Indonesia), Penang (Malaysia), Phuket (Thailandia), le Maldive, Madras, i posti delle vacanze sognate tutto l'anno - cinquemila gli italiani in questa regione per le feste di Natale - si sono trasformati in un inferno di urla, pianti, disperazione. Un incubo. Venti i feriti italiani, ma molti risultano dispersi.

UN BILANCIO ANCORA PROVVISORIO Il totale delle vittime, al calare della notte in Asia e' di circa 12.000. 4.185 persone sono morte in Indonesia, 4.300 nello Sri Lnaka, 3.000 in India, 310 in Thailandia, 29 in Malaysia, 10 in Birmania (Myanmar), 10 non confermati nelle Maldive, 1 in Kenya, dove l'onda e' arrivata piu' debole ma si e' fatta sentire come in tutta l'Africa orientale. Corpi che galleggiavano trascinati dalla corrente nello Sri Lanka, altri allineati sulle spiagge dell'India meridionale. ''Penso che sia il peggiore disastro naturale nello Sri Lanka'', ha detto il direttore dell'ufficio nazionale per le calamita' N.D. Hettiarachchi. Il governo di Colombo ha dichiarato lo stato di emergenza e chiesto l'aiuto internazionale per il milione di persone, il 5 per cento della popolazione totale, rimaste danneggiate. La parte piu' colpita e' la regione turistica nella zona meridionale e orientale. In India, nel solo stato di Tamil Nadu, un funzionario ha detto che sono morte 1.625 persone. A Madras, capitale dello stato, un pescatore commenta ''Tutta la zona e' un grande cimitero''. Nell'Andra Pradesh sono ancora dispersi circa 400 pescatori. Testimoni nelle isole Andamane (almeno mille morti) raccontano che le loro imbarcazioni volavano sulla cresta delle onde come barchette di carta. Due terzi di Male, nella capitale delle Maldive, e' stata allagata, e l'aeroporto e' inutilizzabile. In Thailandia ''Non e' mai successo nulla di simile nel nostro paese'', ha detto il primo ministro Thaksin Shinawatra. 70 thailandesi e turisti stranieri della famosa Grotta di smeraldo sono stati tratti in salvo, dopo ore di isolamento nella baietta raggiungibile solo da subacquei. Ma due thailandesi sono morti. 600 turisti sono stati evacuati via mare o con elicotteri dall'isola di Kho Phi Phi, resa famosa dal film con Leonardo Di Caprio 'The Beach'. In Indonesia, un arcipelago di 17.000 isole, la zona piu' colpita e' quella di Banda Aceh, capitale dello stato di Aceh, dove i morti sono 1.400. Oltre 200 detenuti sono fuggiti da un carcere quando lo tsunami ne ha abbattuto i muri. Il terremoto e' il peggiore mai registrato dal 1964 e il quinto piu' violento dall'inizio del secolo scorso. Il peggior tsunami nella storia recente risale al 17 luglio 1998, quando tre onde hanno colpito la Papua Nuova Guinea uccidendo 2.500 persone.

 REAZIONI NEL MONDO Preoccupazioni in tutto il mondo, in particolare in Europa: la zona e' tradizionale meta del turismo che fugge il freddo invernale, cercando rifugio nei mari caldi del sud. In Italia, il ministro degli esteri Gianfranco Fini ha sconsigliato a tutti di recarsi in viaggio nei sei paesi colpiti. Un primo ponte aereo di quattro velivoli e' partito alla volta delle zone sinistrate per aiutare il rientro dei turisti italiani, che dovrebbe avvenire entro domani o dopodomani. Il Papa ha chiesto che la comunita' internazionale si mobiliti. Il presidente americano George W. Bush ha promesso tutta l'assistenza necessaria. L'Unione europea ha stanziato i primi tre milioni di dollari di aiuti.

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