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Italia-Cina: Nuova Via della Seta è imperdibile opportunità

Italia-Cina: Nuova Via della Seta è imperdibile opportunità

Dieci anni di partnership strategica tra stabilità e fiducia

19 novembre 2014, 18:29

Redazione ANSA

ANSACheck

Li Ruiyu con Prodi e ministro Giannini - RIPRODUZIONE RISERVATA

Li Ruiyu con Prodi e ministro Giannini - RIPRODUZIONE RISERVATA
Li Ruiyu con Prodi e ministro Giannini - RIPRODUZIONE RISERVATA

La Nuova Via della Seta, la frontiera più avanzata della Cina globale, è un'opportunità per l'Italia ed è anche su questo - sul corridoio economico più grande del mondo proiettato verso il 22/o secolo - che si gioca lo sviluppo ancor più intenso dei rapporti tra i due Paesi. "Dobbiamo lavorare insieme per costruire la Nuova Via della Seta" ha detto l'ambasciatore cinese a Roma Li Ruiyu aprendo, a Palazzo Brancaccio, i lavori del seminario per il 'Decimo anniversario del Partenariato strategico globale sino-italiano'. La "stabilità" dei rapporti e la "fiducia politica" reciproca che si sono consolidate in questi anni, fanno sì che si possa "guardare al futuro", ha aggiunto il diplomatico rivolgendosi al ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, al vice ministro per lo sviluppo economico Calenda Calenda, a Romano Prodi, a Franco Bassanini e ricordando lo scambio di visite dei premier Matteo Renzi e Li Keqiang. I numeri ci sono tutti, bilaterali e non. Negli ultimi 10 anni l'interscambio commerciale si è triplicato e Pechino è il primo partner commerciale dell'Italia in Asia. La Cina, nei prossimi 10 anni, farà investimenti all'estero per 1.250 miliardi di dollari. Per le asfittiche economie di molti Paesi europei un'occasione da non perdere anche perchè, ricorda Prodi,
"investire nell'Unione è più facile che negli Stati Uniti".

Un'opportunità da non mancare in particolare per l'Italia che, "nonostante le occasioni perdute", può "ancora essere la porta dell'Europa per la Cina" a patto che ci sia "una strategia per facilitare gli  investimenti cinesi" nel nostro Paese con l'obiettivo, anche, di avere "un punto di arrivo in Italia della Nuova Via della Seta, la gigantesca rete infrastrutturale - ferroviaria, aerea, marittima - che, nei progetti, arriverà al Baltico. "Competizione e cooperazione" sono le due parole chiave del rapporto bilaterale, sottolinea il ministro Giannini. E l'ambasciatore spiega: "Con la cooperazione possiamo crescere, con la competizione possiamo avere più innovazione". Un ottimo banco di prova è dietro l'angolo: l'Expo di Milano.

La Cina sarà presente in maniera massiccia, e nel 2015, che è tra l'altro il 45/o anniversario dello stabilimento delle relazioni diplomatiche tra Roma e Pechino, sono attesi oltre un milione di turisti cinesi.

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