Il magnate sino-canadese Xiao
Jianhua, scomparso da un hotel di Hong Kong a inizio 2017, è
stato condannato a 13 anni di carcere per reati finanziari da un
tribunale di Shanghai al termine del processo partito a luglio.
Xiao, tra i miliardari più controversi del Dragone, con
stretti legami con le alte sfere del Partito comunista, era
sparito alla vigilia del Capodanno lunare del 2017 dall'hotel
Four Seasons di Hong Kong con un blitz degli agenti cinesi,
quando a Pechino non era permesso di operare nell'ex colonia. In
seguito, la sua scomparsa fu collegata alla campagna
anti-corruzione del presidente Xi Jinping, al potere dal 2012.
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