Il leader del Parlamento
autoproclamatosi presidente ad interim del Venezuela, Juan
Guaidò, è entrato oggi nella sede dell'Assemblea nazionale (An)
per avviare una sessione sospesa ieri per la presenza
nell'edificio di membri dei servizi di intelligence (Sebin),
ufficialmente impegnati a verificare la presenza di esplosivo.
"Stiamo per cominciare la riunione - ha informato via Twitter
- dopo il sequestro militare avvenuto ieri". "La dittatura - ha
aggiunto - ha cercato di impedire la sessione ma non ha potuto,
né potrà riuscirci. Oggi terremo i nostri lavori onorando ancora
una volta il sostegno e la fiducia di tutto il Venezuela".
Intanto la Guardia nazionale bolivariana (Gnb), schierata
davanti all'Assemblea nazionale, ha proibito l'ingresso ai
giornalisti, minacciando arresti nel caso di uso di macchine
fotografiche o telecamere. Al riguardo Guaidò ha manifestato "il
nostro sostegno a tutti i giornalisti che difendono il diritto
all'informazione e la libera espressione" delle opinioni.
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