Il governo venezuelano ha chiesto
all'Interpol di attivare il 'codice rosso' per catturare
l'oppositore Julio Borges, ex presidente dell'Assemblea
nazionale, che viene presentato come 'il mandante' di quello che
viene considerato come un attentato realizzato sabato a Caracas
ai danni del presidente Nicolás Maduro.
La notizia è stata resa di pubblico dominio dal ministro
della Comunicazione, Jorge Rodríguez, che in una conferenza
stampa ha mostrato un video in cui il deputato Juan Requesens,
prelevato a forza martedì dal suo domicilio nella capitale
venezuelana, confessa di avere ricevuto istruzioni da Borges per
collaborare al transito alla frontiera colombiano-venezuelana di
una persona (Juan Carlos Monasterio, ndr.) implicata
nell'organizzazione dell'attentato e segnalato come "autore
materiale".
"Il complice essenziale dell'operazione Juan Requesens - ha
sottolineato Rodríguez - che confessa la sua complicità
nell'attentato frustrato al presidente, ma che allo stesso tempo
denuncia e confessa che ha operato per ordine di Julio Borges".
E' per questo, ha concluso il ministro, che "abbiamo
sollecitato il 'codice rosso' per Borges che deve rispondere
davanti alla giustizia venezuelana dell'orrendo crimine di cui è
il mandante".
L'affidabilità del video è stata negata sia dal partito
'Voluntad Popular' di cui ha fatto parte Requesens, sia da
'Primero Justicia', di cui è leader l'ex candidato presidenziale
Henrique Capriles. In un comunicato quest'ultima formazione ha
sostenuto che Requesens è un ostaggio che è in stato di
sequestro e con una privazione illegittima della
libertà".
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