La tensione è alta nella regione
etiope settentrionale degli Amhara dopo che le autorità locali
hanno dato un limite temporale di quattro giorni per registrare
le armi da fuoco presenti sul territorio, come riporta la Bbc.
La mossa arriva tra i timori che possano scoppiare nuovi
combattimenti lungo le aree contese del Tigrè occidentale,
attualmente sotto il controllo delle forze Amhara.
Non è chiaro quante persone abbiano armi non registrate nella
regione, ma la guerra civile scoppiata 18 mesi fa tra il Fronte
popolare di liberazione del Tigrè e il governo di Addis Abeba ha
portato i singoli ad armarsi di più. Le autorità regionali
affermano che la registrazione mira a combattere l'illegalità,
ma gli oppositori la vedono come parte di uno sforzo più ampio
per controllare un insieme di gruppi armati informali vagamente
collegati e noti come 'Fano', responsabile di gravi abusi
secondo le organizzazione per la difesa dei diritti umani.
Nelle ultime settimane c'è stata una riduzione degli scontri
tra il governo di Addis Abeba e le forze del Tigrè, compensato
da un aumento degli aiuti umanitari che raggiungono lo Stato
regionale colpito dal conflitto. Tuttavia, le richieste dei
tigrini di ripristinare servizi di base come Internet e quelli
bancari rimangono ancora insoddisfatte, e le controversie
territoriali tra la regione del Tigrè e quella confinante degli
Amhara risultano ancora irrisolte.
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