E' morto dopo due settimane di inutile battaglia contro il coronavirus Lakhdar Bouregaa, eroe della guerra d'indipendenza dell'Algeria dalla Francia e negli ultimi anni icona della protesta anti governativa con il movimento Hirak, per il quale aveva anche scontato sei mesi di prigione nell'ultima metà del 2019. Centinaia di persone sono scese in piazza per rendergli omaggio, nonostante le restrizioni anti Covid.
"Lakhdar Bouregaa è ora sotto la protezione di Dio", ha scritto suo figlio Hani Bouregaa su Facebook, due settimane dopo che la famiglia del veterano ne aveva annunciato il contagio. E' stato sepolto nel cimitero di Sidi Yahia sulle colline sopra Algeri. Centinaia di persone in lutto sono scese in strada nonostante le stringenti norme contro i raduni. Alcuni gridavano lo slogan del movimento di protesta Hirak "Stato civile, non militare!" e "continueremo la lotta!". Omaggi si sono anche rincorsi sulle reti sociali: "Lo ricorderemo per la sua determinazione a continuare ad andare avanti, a passare il testimone ai giovani", ha scritto un seguace su Twitter.
Le proteste guidate dal movimento Hirak hanno invaso le strade delle città algerine all'inizio del 2019, determinando l'uscita di scena di Abdelaziz Bouteflika. La battaglia per la democrazia però non si è compiuta: molti giornalisti e blogger restano dietro le sbarre e le manifestazioni sono cessate solo per via della pandemia. La televisione di Stato aveva inizialmente annunciato che Bouregaa sarebbe stato sepolto nel cimitero di El Alia nella capitale Algeri, dove giacciono gli ex capi di Stato e altri eroi della guerra di indipendenza dal 1954 al 1962, ma così non è stato.
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