Un intervento militare in Libia
sarebbe solo "l'ultima opzione per preservare la sicurezza"
dell'Egitto. Lo ha detto il ministro degli Esteri egiziano,
Sameh Shoukry, chiarendo il senso di quanto annunciato ieri dal
presidente Abdel Fattah al-Sisi, che aveva evocato un intervento
diretto da parte dell'Egitto nella crisi libica.
Secondo Il Cairo, "gli interventi stranieri in Libia sono una
minaccia per la sicurezza nazionale egiziana e araba", in
particolare "il dispiegamento da parte della Turchia di milizie
in Libia rappresenta una minaccia alla sicurezza nazionale
egiziana". Ma "i tentativi di metter fine al conflitto libico
militarmente non riusciranno", per questo "cerchiamo un sostegno
delle nazioni arabe per garantire il cessate il fuoco e
eliminare il terrorismo". "Vogliamo giungere ad una soluzione
politica che metta fine al conflitto militare e porti ad una
fase di transizione prima e poi ad elezioni", ha concluso
Shoukry.
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