L'ex presidente del Sudafrica, Jacob
Zuma, ha sostenuto oggi - nell'ambito dell'inchiesta a suo
carico su un presunto caso di corruzione - di essere stato
vittima di un complotto organizzato da agenzie di intelligence
straniere che miravano alla sua caduta.
"Sono stato denigrato, accusato di essere il re delle persone
corrotte", ha detto Zuma, secondo quanto riporta il Guardian:
"Ci sono persone che si sono infiltrate, ci sono spie che erano
al lavoro. Ho chiesto alle persone nella (mia) organizzazione:
'Cosa ho fatto?'. Loro non hanno saputo dirmelo". L'inchiesta è
partita dopo un rapporto dell'ombudsman che ha svelato presunte
prove di contatti illeciti fra funzionari dell'amministrazione
Zuma e i fratelli Gupta, uomini d'affari al centro
dell'intreccio di influenze e appalti che ha contribuito alla
caduta di Zuma. Il rapporto non accusa Zuma ma chiede
un'indagine per verificare se l'ex presidente, alcuni ex membri
del suo gabinetto ed alcune compagnie statali abbiano agito
impropriamente.
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