Il presunto cervello della banda di
Imlil è sotto il torchio degli inquirenti. Abdessamed Aljioud,
primo uomo arrestato dopo il duplice delitto delle turiste
scandinave starebbe rivelando dettagli inquietanti sulla propria
condotta di vita. Lo svela il quotidiano 'Al Ahdath'
nell'edizione in edicola.
L'uomo, specializzato nella caccia al giovane jihadista,
aveva l'abitudine di andare nelle piccole moschee della regione
di Marrakech, a fare proseliti. Secondo il quotidiano, per le
autorità che indagano sulla vicenda di Imlil, Abdessamad Aljioud
farebbe parte della corrente jihadista salafista. Il 29 maggio
avrebbe tentato di lasciare il Marocco, dall'aeroporto di
Casablanca per andare a combattere in Siria. Quella volta era
accompagnato da due imam provenienti dalla regione di Beni
Mellal, nel centro del Marocco, e dalla città di Kelaa des
Sraghna, più vicina a Marrakech.
Il 31 dicembre, a Rabat, è fissata la prima udienza del
processo per il duplice omicidio di Imlil.
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