La missione dell'Onu in Libia,
prendendo spunto da un'autobomba che martedì ha ucciso 2
miliziani del generale Khalifa Haftar, ha lanciato un allarme
sulla gravità della "minaccia" rappresentata da attentati
dell'Isis nell'instabile Paese nordafricano.
"L'Unsmil condanna l'attentato rivendicato dall'Isis"
nell'est della Libia nei pressi di Ajdabiya, che ha causato
morti tra le fila dell'Esercito nazionale libico (Lna), si
afferma in un tweet della Missione delle Nazioni Unite, con
implicito riferimento alla forza armate di cui Haftar è
comandante generale. L'aumento degli attacchi rivendicati
dall'Isis è una seria minaccia che non dovrebbe passare
inosservata dai libici e dalla comunità internazionale", avverte
l'Unsmil. L'attentato, compiuto ieri mattina vicino a un posto
di blocco a 60 km da Agedabia, aveva causato almeno due morti,
come riferiscono i siti Libyan Express e Alwasat, con
quest'ultimo che parla anche di due feriti (mentre Libya
Observer riporta tre morti e due ferimenti).
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