I vertici militari
nigeriani hanno ammesso che alcuni responsabili dell'esercito
hanno venduto armi e munizioni ai fondamentalisti islamici Boko
Haram. Una 'confessione' fatta in conferenza stampa che dimostra
quanto la corruzione sia radicata nel Paese e continui benché il
governo dichiari enormi sforzi per porvi rimedio.
L'ammissione arriva tre settimane dopo che l'esercito
nigeriano ha reso noto che un tribunale militare intende
processare 16 ufficiali e soldati accusati di reati connessi
alla lotta contro Boko Haram, tra cui furto e vendita di
munizioni ai terroristi.
In merito il generale Lucky Iraborms aveva detto pochi giorni
fa che la vicenda costituisce un tradimento nei confronti del
popolo nigeriano. E il presidente Muhammadu Buhari aveva
affermato che la corruzione è il fattore che più ha devastato il
Paese, durante i sette anni di guerra con i Boko Haram che hanno
causato più di 20.000 morti.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA