Il governo del presidente
argentino, Javier Milei, ha annunciato di voler punire
"l'indottrinamento nelle scuole" a cui verrebbero sottoposti gli
alunni "da parte di insegnanti che manifestano una chiara
appartenenza ideologica".
"Per decisione del governo nazionale verranno modificati gli
articoli 11 e 126 della legge sull'educazione nazionale con
l'obiettivo di rendere punibile l'indottrinamento nelle scuole",
ha affermato oggi il portavoce alla presidenza, Manuel Adorni,
nella sua consueta conferenza stampa. Gli articoli in questione
fanno riferimento tra le altre cose e in particolare al diritto
ad un'educazione gratuita nel rispetto dei valori
dell'eguaglianza, della solidarietà, della diversità e della
multiculturalità. La stessa fonte ha poi precisato che il
governo metterà a disposizione dei genitori anche un canale di
comunicazione specifico per poter "denunciare episodi di
indottrinamento e di attività politica che non rispettano la
libertà di espressione e il diritto all'educazione".
L'annuncio avviene proprio nel giorno in cui il sindacato
degli insegnanti della scuola pubblica ha indetto uno sciopero e
manifesta contro i tagli all'educazione e la riduzione dei
salari. Su questo punto il portavoce ha affermato inoltre che
gli studenti "sono ostaggi di sindacalisti che reclamano di
voler mantenere i loro privilegi".
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