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Proteste per i blackout, e il governo accusa gli Usa

Proteste per i blackout, e il governo accusa gli Usa

Gli abitanti esasperati scendono in piazza per 'luce e cibo'. Il governo convoca l'ambasciatore americano

L'AVANA, 19 marzo 2024, 19:26

di Leonardo Cioni

ANSACheck

Blackout a Cuba © ANSA/EPA

    Quasi una lampadina su tre resta spenta a Cuba per i continui blackout. Un fenomeno che da settimane è praticamente quotidiano e si prolunga spesso fino a 12 ore al giorno. Facendo montare la rabbia tra gli abitanti, che si sono fatti coraggio e hanno deciso di scendere in strada contro il governo al grido di "luce e cibo". Ma l'esecutivo di Miguel Díaz-Canel ha puntato il dito contro gli Usa, accusandoli di incentivare le mobilitazioni di piazza. Mentre la dissidenza cubana avverte: "Servono cambiamenti, o finirà in tragedia".

    "Gli Stati Uniti sostengono il popolo cubano nell'esercizio del suo diritto di riunione pacifica", ha scritto sui social il sottosegretario di Stato per gli Affari dell'emisfero occidentale, Brian Nichols, innescando la miccia. In risposta, L'Avana ha convocato l'incaricato d'affari americano a Cuba, Benjamin Ziff, comunicandogli "il fermo rifiuto delle interferenze e dei messaggi diffamatori" del governo Usa riguardo agli affari interni cubani. "Non ci sono gli Stati Uniti dietro alle proteste a Cuba e questa accusa è assurda", ha poi replicato con enfasi il vice portavoce del dipartimento di Stato americano, Vedant Patel.

Video Cuba, ennesimo blackout all'Avana: case e strade completamente al buio

 

    La persistente crisi energetica nella nazione latinoamericana è causata principalmente dalla mancanza di combustibile per le centrali elettriche, secondo il ministero dell'Energia e delle Miniere locale. Da parte sua, l'azienda statale Unión Eléctrica (Une) ha reso noto che le ultime interruzioni sono arrivate a coprire il 31% del territorio e ha ammesso che, a fronte di una una domanda di 3.250 megawatt nelle ore di picco, può assicurare una capacità massima di generazione di elettricità pari a 2.299 megawatt. Un deficit che spiega le abituali sospensioni della corrente in varie province, oltre che nella capitale.

    I cubani stanno vivendo la peggiore recessione degli ultimi 60 anni, aggravata dalla mancanza di alimenti e da carenze sistemiche nei principali servizi pubblici essenziali, dalla sanità ai trasporti e all'energia. Un panorama che dovrebbe far accendere il campanello di allarme, sottolinea l'Osservatorio cubano per i diritti umani (Ocdh). Secondo l'ong della dissidenza con base in Europa, se prevarrà il clima di incertezza, e la gente non otterrà risposte concrete dalle autorità, il gioiello caraibico potrebbe andare presto incontro a disordini simili a quelli delle proteste di massa dell'11 luglio 2021. 

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