(di Serena Di Ronza)
Donald Trump non molla la presa
sul partito repubblicano e supera la prova delle primarie, uno
dei tasselli che potrebbe aiutarlo a sciogliere i dubbi su una
sua candidatura nel 2024. Due suoi candidati alle primarie, Ted
Budd per il Senato in Nord Carolina e Doug Mastriano per il
governatore della Pennsylvania, vincono facile mostrando la
forza dell'ex presidente e della teoria del voto 2020 rubato,
appoggiata da ambedue i vincitori.
Resta ancora da decidere invece la corsa repubblicana al
Senato in Pennsylvania: il candidato dell'ex presidente, il
medico star Mehmet Oz, è secondo con il 31,1% dei voti a
pochissima di distanza dal numero uno Dave McComrick con il
31,3%. L'ultraconservatrice Kathy Barnette è terza con il 24,5%
dei voti. Lo spoglio procede al rilento per alcuni problemi in
diverse contee, dove il conteggio dei voti via posta deve ancora
iniziare. Se lo scarto dovesse restare così limitato ci potrebbe
essere un riconteggio.
"Abbiamo fatto la storia e possiamo scrivere la storia": i
democratici sono degli "estremisti. La nostra visione per la
Pennsylvania è una di libertà. Non si possono più comprare le
elezioni come è accaduto con il Covid", afferma Mastriano dal
palco per celebrare la vittoria davanti ai suoi sostenitori. Non
ce la fa invece il trumpiano di ferro Madison Cawthorn: travolto
da una serie di scandali non la spunta in Nord Carolina. Il
giovanissimo 26enne, sulla sedia a rotelle da quando aveva 18
anni a causa di un incidente automobilistico che gli ha quasi
tolto la vita, ha concesso la vittoria al rivale Chuck Edwards.
Apparso subito in difficoltà durante lo spoglio delle schede
nonostante l'ex presidente avesse chiesto agli elettori di
concedergli una seconda chance, Cawthorn alla fine ha ceduto
abbandonando il suo quartier generale dopo aver salutato
mestamente i suoi sostenitori. In Nord Carolina la spunta un
altro candidato di Trump Bo Hines, riuscito a battere un nutrito
gruppo di rivali proprio grazie all'appoggio dell'ex presidente.
Fra le fila democratiche John Fetterman ha battito
facilmente il rivale Conor Lamb e si è aggiudicato le primarie
per il Senato in Pennsylvania nonostante le scetticismo di
alcuni nel suo partito, convinti che Lamb fosse il ritratto del
futuro dei democratici. "Siamo uniti su John, che è un candidato
forte e può vincere in novembre", ha commentato a caldo Joe
Biden cercando di smorzare le polemiche che lo stesso presidente
aveva contribuito ad alimentare paragonando Lamb a suo figlio
Beau. Il presidente segue da vicino l'andamento del voto con un
occhio alle elezioni di novembre.
Rand Paul agguanta con facilità la vittoria alle primarie
repubblicane per il Senato in Kentucky. A novembre sfiderà il
democratico Charles Booker nei confronti del quale Paul ha già
iniziato la sua battaglia. In un videomessaggio ai suoi elettori
Paul spiega di essere a Washington per "combattere i socialisti
e i tiranni meschini. Il Kentucky e gli americani meritano di
più che le spese, il debito e l'inflazione che Biden, Pelosi e
Schumer stanno dando loro. Continuo a battermi ogni giorno per
fermarli e mi auguro che continuerete a sostenermi".
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