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Draghi: 'Niente allarmi ma se le cose peggiorano pensiamo ai razionamenti'

Draghi: 'Niente allarmi ma se le cose peggiorano pensiamo ai razionamenti'

'Tutti cerchiamo la pace, Putin non la vuole' precisa il premier italiano. 'La mia visita a Washington ci sarà nei prossimi 2-3 mesi'. Le sanzioni? 'Se serve saranno rinforzate' ha detto

ROMA, 18 marzo 2022, 07:16

Redazione ANSA

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Draghi e Speranza (foto d 'archivio) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Draghi e Speranza (foto d 'archivio) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Draghi e Speranza (foto d 'archivio) - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Se le cose continuassero a peggiorare dovremmo cominciare ad entrare in una logica di razionamenti" ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa. Draghi ha premesso che non siamo in questa situazione, ma che bisogna "prepararci a questa evenienenza. Da qui a lanciare l'allarme" però "ce ne corre". Ad un giornalista che gli ha chiesto se non fosse il caso di palesare ai cittadini la possibilità di dover cambiare, a fronte degli sconvoglimenti portati dalla guerra, le proprie abitudini in tema di alimentazione e energia, Draghi ha risposto nettamente: "Non è ancora il caso" e per scongiurare tale ipotesi "prenderemo dei provvedimenti. Va affrontata" per esempio "la questione dei prezzi cresciuti. Noi dobbiamo prepararci a questa evenienza, ma da qui a lanciare l'allarme ce ne corre. Le insufficienze di approviggionamenti di materie prime o alimenti alimenti vanno affrontate come quelle del gas" attraverso la "diversificazione delle fonti e gli aiuti alle famiglie". "La sparizione temporanea dei mercati dei grani di Russia e Ucraina crea mancanze serie", "serve approvvigionarsi in altre parti del mondo" perchè "creeerà dei disagi".

"L'Europa può fare di più? Stiamo facendo moltissimo. Bisogna stare attenti: Zelensky chiede l'entrata delle forze Nato nello spazio areo ucraino e questo non è possibile perché significherebbe entrare in guerra, è uno dei punti chiave all'interno della Nato e su cui c'è unanimità o quasi a cominciare dagli Usa. i sono Paesi che vorrebbero un intervento più deciso ma la maggior parte dei Paesi è su questo fronte" così Draghi. 

"Oggi tutti cerchiamo la pace, ma purtroppo il presidente Putin non vuole la pace". Lo ha detto il premier, Mario Draghi, in conferenza stampa. "Questa situazione ha dato origine a insufficienze nelle forniture di tante cose, benzina, gasolio, elettricità, gas, prodotti alimetari - ha aggiunto - e le sanzioni che abbiamo imposto alla Russia, molto stringenti, hanno indubbiamente anche conseguenze su di noi. Il governo tanto è convinto che queste sanzioni siano appropriate e possano essere rinforzate in futuro se lo richiede l'evoluzione della guerra, quanto è pronto e sta lavorando per aiutare imprese e famiglie". 
  "Credo che il modo migliore per tranquillizzare, in generale, sia dire sempre la verità e dire che siamo preparati ad affrontarla. Vale per tutte le situazuioni. È comprensibilissimo che si sia preoccupati per quanto sta succedendo in Ucraina, e che si sia stanchi per l'esperienza avuta. È importante dire la verità" ha precisato Draghi.

"Il presidente Biden lo vedrò il prossimo giovedì al vertice Nato. Poi stiamo lavorando tutti per la mia visita a Washington, che ci sarà presto, nei prossimi due-tre mesi". Lo afferma il premier Mario Draghi.

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