Alla soglia dei 96 anni è un
destino fatale quello di ritrovarsi soli. Vale anche per la
regina Elisabetta II, la cui indomabile tempra appare
accompagnata ormai da una nota di tristezza - nella prosa della
stampa popolare britannica - dopo un anno in cui ha perduto non
solo il principe consorte Filippo, morto quasi centenario nella
primavera scorsa dopo 73 anni d'inossidabile matrimonio, ma
anche alcune della amiche e dame di compagnia a lei più più
vicine.
L'ultima è stata Lady Farnham, al secolo Diana Maxwell,
spirata novantenne il 29 dicembre: un autentico pilastro nella
vita della sovrana, di cui è stata l'ombra per mezzo secolo
nella veste ufficiale di Lady of Bedchamber. La notizia è stata
resa pubblica solo dopo Capodanno. E fonti di Buckingham Palace
non hanno mancato di sottolinearne ai media il ruolo cruciale al
fianco di Sua Maestà in eventi come il Giubileo di Diamante dei
60 anni sul trono celebrato nel 2012. "E' molto triste per la
Regina - ha ammesso una di queste fonti - dare l'ultimo saluto a
un'amica che è stata sempre fonte di buon umore (a corte), oltre
a essere donna attraente e di grande fascino".
La sua scomparsa segue di poco quella della devotissima
Duchessa di Grafton, Fortune Fitzroy, pure amica d'una vita di
Elisabetta, deceduta a inizio dicembre alla bella età di 101
anni dopo aver ricoperto a lungo a palazzo l'incarico
tradizionale di Mistress of the Robes: dama di compagnia d'alto
lignaggio responsabile, in seno alla Casa Reale inglese, della
custodia di vestiti e gioielli della regina.
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