Dell'ultima volta in cui Michele
Cicora vide suo padre Francesco, non resta che una foto e pochi
ricordi sbiaditi dal tempo. "Avevo quattro anni, mio padre era
tornato a casa, a San Giuliano di Puglia, in Molise, per
preparare la partenza di mio fratello, allora diciassettenne, in
Venezuela. Al suo viaggio era legata la speranza del ritorno di
nostro padre in Italia", spiega. Passarono due mesi da
quell'incontro. E mentre il fratello di Michele raggiunse il
Venezuela, il padre, tornato in Belgio, perse la vita
inghiottito dall'incendio che scoppiò l'8 agosto 1956 nella
miniera di carbone di Marcinelle.
Michele, 69 anni, è l'ultimo dei sette figli di Francesco.
Professore di italiano a Londra, ora in pensione, è volato a
Marcinelle per assistere all'inizio degli scavi per riesumare e
identificare con test del Dna i corpi di 17 vittime, mai
ufficialmente riconosciute, custodite nel sacrario del Bois du
Cazier, il memoriale della tragedia di Marcinelle divenuto
patrimonio dell'Unesco.
Tombe anonime in cui potrebbe giacere anche la salma di
Francesco Cicora. "I corpi erano bruciati, mutilati. Già dal
terzo giorno fu difficile, in alcuni casi impossibile,
identificare i corpi", racconta il professore. L'incendio di
Marcinelle costò la vita a 262 minatori, 136 dei quali italiani.
Nelle viscere della miniera continuarono a essere trovati
cadaveri fino all'anno successivo, l'ultimo fu rinvenuto nel
novembre del 1957.
"Abbiamo saputo che nostro padre era in miniera al momento
della tragedia grazie alla testimonianza di una donna che gli
affittava un piccolo appartamento", racconta Michele. La donna
riconobbe una scarpa e una maglietta che il minatore molisano
indossava quel giorno, niente di più. Con il tempo, il
perfezionarsi dei test genetici ha acceso una speranza nel
professor Cicora che nel 2019 ha scritto alle autorità belghe e
italiane per chiedere di effettuare un test del Dna su quelle 17
vittime senza nome. Tre anni dopo, la richiesta è stata accolta
e secondo gli esperti, il lavoro potrebbe concludersi entro la
prossima commemorazione della tragedia, nell'agosto 2022.
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