Il presidente del parlamento
europeo David Sassoli è stato al centro delle contestazioni ieri
alla Plenaria dell'Eurocamera quando l'europarlamentare tedesco
del Ppe Markus Ferber, ha contestato la decisione di chiudere
l'ufficio registri del Parlamento e privare così gli
eurodeputati della possibilità di firmare la presenza, un modo
per ottenere la diaria giornaliera da 323 euro. Un botta e
risposta tra i due durato una ventina di minuti.
Sassoli ha spiegato che "è stata presa una decisione per non
affollare il parlamento". Il "bureau del parlamento
all'unanimità ha deciso temporaneamente per alcune settimane di
sospendere il registro delle firme - ha aggiunto Sassoli - che
naturalmente potrà essere ripristinato". Il presidente del Pe ha
precisato che "nella prossima riunione del bureau questa misura
potrà essere corretta". La misura presa è "importante" per
tutelare la "salute di tutti e per l'efficienza del parlamento",
anche perché "nelle ultime settimane sono state centinaia tra
parlamentari, collaboratori e staff del parlamento le persone
contagiate - ha detto il presidente del Pe -, e soltanto nel
penultimo fine settimana abbiamo avuto 171 casi di positività".
Ecco perché è "stata presa una misura temporanea che vale per
evitare che vi sia in questo momento la possibilità di chiudere
il parlamento".
Nella precedente plenaria di ottobre del Parlamento europeo si
erano registrati ben 350 eurodeputati mentre si erano iscritti a
parlare in settanta.
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