E' stato impiccato a 27 anni Navid Afkari, il wrestler iraniano che era stato condannato a morte con l'accusa di aver ucciso un funzionario pubblico durante le manifestazioni in Iran del 2018. A nulla sono valsi i tantissimi appelli arrivati da ogni parte del mondo per salvare la vita al giovane lottatore.
Dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che per Navid aveva chiesto la grazia ("la sua unica colpa è aver protestato in
strada contro il governo"), alla World Players Association, cheaveva chiesto l'espulsione dell'Iran dalle competizioni sportive internazionali nel caso avesse eseguito la condanna. A nulla è valsa la denuncia sua, dei suoi due fratelli - che restano in carcere - e di sua madre di essere stati costretti a confessare un delitto non commesso e di aver subito torture in galera.
Il wrestler è stato impiccato a Shiraz, mentre i fratelli Vahid e Habib sconteranno nel carcere della città rispettivamente 54 e 27 anni di carcere.
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