Sono i manifestanti pro Brexit a
prendere oggi il controllo della piazza di Londra, per la prima
volta da tempo, dopo il voto del Parlamento britannico che ha
affondato l'accordo di divorzio di Theresa May. La folla degli
anti Ue - fatta di simpatizzanti del tribuno euroscettico Nigel
Farage, ma anche da frange di estrema destra più minacciose - ha
raggiunto l'ordine delle decine di migliaia di fronte a
Westminster, prima d'iniziare a sciamare al suono della 'liberty
bell', riproduzione della storica campana della libertà inglese.
Nulla di paragonabile al milione di anti-Brexit sfilati
sabato per la capitale - da sempre peraltro cuore filo Remain
del Regno - ma comunque molti. Sventolando Union Jack, bandiere
d'Inghilterra con la croce di San Giorgio e vessilli di partito,
il popolo brexiteer ha scandito slogan contro il rinvio del
divorzio da Bruxelles e "Brexit Now" sotto l'occhio d'ingenti
forze di polizia. La Bbc li descrive come "molto arrabbiati",
seppure non violenti. Ma frasi minacciose e anche insulti
razzisti sono stati segnalati all'indirizzo di giornalisti.
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