I due responsabili tedeschi
dell'associazione Leverkusen, proprietaria del terreno nel quale
sorgeva la colonia di vacanze inondata ieri dalle forti piogge a
Saint-Julien-de-Peyrolas, nel dipartimento del Gard, nel sud
della Francia, sono stati posti in stato di fermo: è quanto
riferito dal procuratore di Nimes, Eric Maurel, che ha
confermato l'apertura di un'inchiesta su quanto accaduto.
I nove bambini leggermente feriti, le cui tende, caravan e
attrezzature da campeggio sono state travolte dall'inondazione,
sono tutti di nazionalità tedesca. Ora sono "traumatizzati
psicologicamente", ha precisato il procuratore. Mentre è ancora
disperso uno dei loro accompagnatori di 75 anni.
Secondo i pompieri, che ieri sono intervenuti per salvare i
bimbi, alcuni di loro erano "aggrappati agli alberi". Tutti sono
stati ricoverati in ospedale per lievi ferite ed una leggera
ipotermia dovuta al freddo dell'acqua. A quanto pare, il
campeggio era in zona inondabile e non aveva ottenuto
l'autorizzazione.
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