/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Iran: 'donne saudite in stadi, inganno di un regime tribale'

Iran: 'donne saudite in stadi, inganno di un regime tribale'

Giornale ultraconservatore, 'è propaganda di sistema medievale'

TEHERAN, 31 ottobre 2017, 19:20

Redazione ANSA

ANSACheck

Re Salman dell'Arabia Saudita "cerca di nascondere la natura del sistema tribale saudita con alcune riforme populiste e di superficie e inganna la pubblica opinione". E' quanto afferma il quotidiano iraniano 'Keyhan', voce degli ultraconservatori e vicino alla Guida suprema Khamenei, a proposito dell'annuncio saudita che le donne potranno entrare negli stadi, anche se solo dal 2018 e accompagnate da parenti maschi.
    Anche le donne iraniane non possono entrare negli stadi, non per legge ma ufficialmente solo per evitare loro la vicinanza di tifoserie maschili dai modi generalmente molto volgari.
    Si tratta, secondo Keyhan, di una manovra propagandistica e "ridicola" da parte della dinastia saudita, perché questa, "come nel Medioevo, reprime duramente l'opposizione". In particolare, aggiunge, nelle aree sciite del Paese, dove i leader religiosi sono arrestati o condannati a morte - come il popolare imam Nirm al Nimr, decapitato nel gennaio 2016 - e la gente vive "nelle peggiori condizioni di povertà".
    "Recentemente - accusa ancora il quotidiano - due villaggi in Arabia Saudita sono stati distrutti" e 15 mila yemeniti, fra cui 2.000 bambini, sono stati uccisi dalle bombe della coalizione guidata da Riad. Inoltre, l'Isis è cresciuto nella regione con finanziamenti sauditi, e decine di esempi di questo tipo mostrano come i sauditi non abbiano alcun rapporto con il 21/o secolo". (ANSAmed).
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza