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Migranti, Corte Ue: 'La crisi non cambia le regole'

Migranti, Corte Ue: 'La crisi non cambia le regole'

E' sempre lo Stato di ingresso a valutare richieste di asilo

26 luglio 2017, 11:21

Redazione ANSA

ANSACheck

(foto di archivio) © ANSA/AP

(foto di archivio) © ANSA/AP
(foto di archivio) © ANSA/AP

Nonostante l'aspetto straordinario della crisi migratoria sulla rotta dei Balcani, in una sentenza la Corte Ue stabilisce che per l'esame delle richieste di asilo è competente lo Stato d'ingresso e non quello in cui la richiesta è presentata, in applicazione del regolamento di Dublino. In questo caso, è la Croazia a dover "esaminare le domande di protezione internazionale delle persone che hanno attraversato in massa la sua frontiera nel 2015-2016".

La Corte di Giustizia Ue deve "respingere i ricorsi di Slovacchia e Ungheria" contro il meccanismo di ricollocamento provvisorio obbligatorio dei richiedenti asilo da Italia e Grecia. E' questo il parere dell'avvocato generale Yves Bot, secondo cui il meccanismo contribuisce realmente e in modo proporzionato a far sì che la Grecia e l'Italia possano far fronte alle conseguenze della crisi migratoria del 2015". Nella maggior parte dei casi la Corte accoglie i pareri degli avvocati generali.

 

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