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Kim Jong Nam fatto uccidere dalla Corea del Nord

Kim Jong Nam fatto uccidere dalla Corea del Nord

Secondo l'intelligence di Seul, sono coinvolti nell'omicidio uomini dei servizi segreti e del ministero degli Esteri di Pyongyang

PECHINO, 27 febbraio 2017, 15:02

Redazione ANSA

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Kim Jong Nam © ANSA/AP

Kim Jong Nam © ANSA/AP
Kim Jong Nam © ANSA/AP

Secondo l'intelligence sudcoreana l'omicidio di Kim Jong-nam, fratellastro del leader nordcoreano Kim Jong-un, è stato organizzato da Pyongyang ed eseguito da persone collegate ai servizi segreti e al ministero degli Esteri. In un'audizione al parlamento di Seul, i vertici del National intelligence service hanno ribadito i giudizi espressi nei giorni scorsi sulla matrice dell'operazione, aggiungendo che quattro degli 8 sospettati, riporta l'agenzia Yonhap, sono ritenuti al servizio del ministero della Sicurezza statale e altri due del ministero degli Esteri. Kim è stato ucciso il 13 febbraio all'aeroporto internazionale di Kuala Lumpur con l'uso di gas nervino, l'agente Vx.

Una morte breve, tra grandi sofferenze, provocata da una paralisi molto dolorosa. Così si è conclusa la vita di Kim Jong-nam come rivelato dall'autopsia. Mentre rimane avvolto nel mistero l'assassinio del fratellastro del leader della Corea del Nord, avvenuto il 13 febbraio all'aeroporto di Kuala Lumpur a causa di una potente dose di gas nervino, il ministro della salute malese ha fornito alcuni dettagli sugli ultimi istanti del 45enne Kim. "Il decesso è avvenuto in 15-20 minuti" perche', ha spiegato Subramaniam Sathasivam, la dose di agente Vx era così alta che "ha colpito il cuore e i polmoni" provocando una paralisi grave e molto dolorosa". Il ministro ha spiegato che bastano solo 10 milligrammi affinché il gas nervino sia letale, quindi si presume che la dose usata sia stata molto più alta. Dopo che le due donne gli si sono avvicinate, il fratellastro di Kim Jong-un è stato portato nella clinica dell'aeroporto e lì è svenuto.

E' morto poco dopo in ambulanza, mentre veniva trasferito in ospedale. Intanto la polizia malese ha completato le verifiche nel terminal dello scalo teatro dell'omicidio senza riscontrare tracce di gas nervino. L'aerea interessata è stata quindi dichiarata "zona sicura". Le indagini, invece, proseguono senza fare grandi passi in avanti. Ieri Siti Aisyah, l'indonesiana arrestata con una vietnamita per l'omicidio, ha confessato di essere stata pagata 90 dollari per partecipare a quello che credeva un reality show a danno di uno sconosciuto e con un liquido ritenuto olio per bambini e non gas nervino. Qualche ora dopo anche l'altra sospettata ha dichiarato di essere convinta che si trattasse di "uno scherzo". La loro versione però contraddice quanto detto dal capo della polizia malese Khalid Abu Bakar secondo cui le due donne erano state istruite sulle sostanze tossiche tanto da ricevere il consiglio di lavarsi subito dopo l'attacco, compiuto "a mani nude" e senza precauzioni. Gli inquirenti stanno seguendo anche un'altra pista: quella dei quattro nordcoreani sospettati di aver fornito il gas letale alle due donne e fuggiti dalla Malaysia il giorno dell'omicidio. Nell'appartamento che avevano affittato alla periferia della capitale la polizia ha trovato una sostanza sospetta sulla quale sta effettuando dei test. Ma ci sono almeno altre sette persone che gli inquirenti intendono interrogare, tra i quali Hyon Kwang Song, il vice ambasciatore nordcoreano a Kuala Lumpur. .

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