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Trump: Ford cancella fabbrica in Messico e investe in Usa

Trump: Ford cancella fabbrica in Messico e investe in Usa

L'annuncio dopo l'attacco del tycoon a General Motors: "Faccia auto negli Stati Uniti o paghi forti tasse"

ROMA, 04 gennaio 2017, 10:03

Redazione ANSA

ANSACheck

© ANSA/EPA

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Ford annulla la costruzione di una nuova fabbrica da 1,6 miliardi di dollari in Messico e destina 700 milioni di dollari per espandere lo stabilimento di Flat Rock, in Michigan. Lo comunica il colosso Usa dell'auto, spiegando che il piano di investimento di 1,6 miliardi di dollari previsto per lo stabilimento di San Luis Potosi, in Messico, è stato cancellato. L'annuncio arriva poche ore dopo l'attacco via twitter di Donald Trump a GM per la sua decisione di produrre un modello di auto in Messico anziché in Usa.

"Ford cancella fabbrica in Messico, investe in Michigan grazie alle politiche di Trump": il presidente eletto è lesto nel cogliere il successo delle sue minacce alle aziende Usa contro la delocalizzazione, rilanciando un tweet del suo staff poco dopo l'annuncio della casa automobilistica.

"General Motors sta inviando un modello di Chevy Cruze, fatto in Messico, ai concessionari Usa esentasse. Faccia (le auto, ndr) negli Usa o paghi pesanti tasse doganali!". Aveva infatti scritto poco prima il presidente eletto Donald Trump in un tweet. Le azioni di Gm hanno registrato una flessione di circa l'1% dopo il tweet di Trump. Il presidente eletto aveva già minacciato la Ford allo stesso modo. Lo scorso novembre Gm aveva annunciato l'intenzione di licenziare 2000 dipendenti in due fabbriche, inclusa una a Lordstown, Ohio, dove costruisce la compact Chevrolet Cruze. La casa automobilistica, secondo alcune fonti del settore, avrebbe pianificato di realizzare la Cruze hatchback in Mexico e di continuare a costruire la Cruze sedan in Ohio. L'industria automobilistica di Detroit tende a produrre le auto piccole per il Nord America in Messico sfruttando il minore costo della manodopera, preferendo impiegare i piu' costosi operai americani per realizzare veicoli piu' redditizi, come i suv e le auto di lusso.

Trump: pronto a muro Messico, richiesti dati per costruzione - Donald Trump sembra fare sul serio sul muro al confine col Messico e sul rafforzamento della sorveglianza anti immigrazione: il transition team ha chiesto un mese fa al dipartimento dell'Homeland security (corrispondente al ministero dell'interno, ndr) di valutare tutti gli asset disponibili per la costruzione della barriera, nonche' le capacita' di aumentare la detenzione degli immigrati e di attuare il programma di sorveglianza aerea che era stato ridimensionato da Barack Obama. Lo scrive la Reuters sul proprio sito. Chiesti anche altri chiarimenti, ad esempio se i dipendenti federali hanno alterato le informazioni biografiche di immigrati conservate dal dipartimento per timori legati alle loro liberta' civili. In risposta alla richiesta, le dogane e lo staff della protezione dei confini hanno identificato oltre 400 miglia tra Usa e Messico dove potrebbe essere eretta una nuova barriera. Quanto alla sorveglianza aerea, si tratta della Operation Phalanx, che autorizza 1200 piloti della Guardia nazionale a monitorare il confine meridionale contro il traffico di droga e l'immigrazione illegale. Sotto George W.Bush il programma autorizzava sino a 6000 piloti, ma Obama lo ha ridotto.

Intanto è scontro tra Trump e Obama su Guantanamo: il presidente eletto dice stop alle scarcerazioni, ma la Casa Bianca prevede altri rilasci prima del 20 gennaio. "Non dovranno - dice Trump - esserci altre scarcerazioni da Guantanamo. Sono persone estremamente pericolose e non si deve consentire che tornino sul campo di battaglia". Cosi' il presidente eletto Donald Trump interviene oggi su Twitter anche sul dossier Guantanamo, a pochi giorni dal suo insediamento alla Casa Bianca e mentre si riunisce per la prima volta il nuovo Congresso eletto l'8 novembre. ''Mi aspetto a questo punto che ulteriori trasferimenti vengano annunciati prima del 20 gennaio', è la replica del portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest. Trump, ha aggiunto, "avrà l'occasione di mettere in atto la politica che giudica più efficace quando entrerà in carica il 20 gennaio". 

 

   

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