"Nella regione di Sirte, possiamo
stimare tra i 2-3mila" i militanti dell'Isis "e circa 2mila nel
resto del paese. Vanno verso il sud, ai limiti del Niger e del
Ciad. Chiaramente, vogliono occuparsi del petrolio, non per
controllarne la produzione, ma piuttosto per portare il paese
verso un collasso economico". Lo afferma in un'intervista al
Journal du Dimanche (Jdd) Martin Kobler, inviato speciale
dell'Onu per la Libia, confermando indicazioni dei giorni
scorsi. Kobler ipotizza anche l'esistenza di contatti tra Isis e
Boko Haram. "La scorsa settimana - spiega al Jdd - una cellula è
stata smantellata a Tripoli. Tra i 17 jihadisti arrestati, uno
era nigeriano. Possiamo quindi sospettare connessioni con Boko
Haram. L'espansione verso il sud della Libia è un segnale di
questa ricerca di connessioni. Da fermare al più presto,
sennò.....".
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