La Corte Suprema Indiana ha
deciso di esaminare un ricorso contro una legge che considera
l'omosessualità un reato e che è fortemente criticata dalle
associazioni di difesa dei diritti umani. Il caso sarà affidato
a una giuria di cinque giudici presieduta dal presidente TS
Thakur. La decisione è stata accolta con soddisfazione dalla
comunità gay e in particolare da una organizzazione non
governativa, Naz Foundation, che aveva presentato una speciale
petizione, chiamata "curative petition" e che è l'ultimo
strumento legale a disposizione per rovesciare una precedente
decisione della massima istituzione giudiziaria indiana.
Nel dicembre 2013 la Corte Suprema aveva annullato la
sospensione dell'articolo 377 del Codice Penale indiano (decisa
nel 2009 dall'Alta Corte di Delhi) che punisce con la prigione
le 'relazioni sessuali contro natura' e che risale al periodo
coloniale britannico. In quell'occasione, i giudici avevano
stabilito che era il Parlamento a dover modificare l'obsoleta
legge.
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