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Siria: libero Padre Murad, per 5 mesi in mano all'Isis

Siria: libero Padre Murad, per 5 mesi in mano all'Isis

Fa parte della comunità di Mar Musa fondata da Padre Dall'Oglio

BEIRUT, 12 ottobre 2015, 12:26

Redazione ANSA

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Isis: fonti, libero padre Murad, rapito cinque mesi fa - RIPRODUZIONE RISERVATA

Isis: fonti, libero padre Murad, rapito cinque mesi fa - RIPRODUZIONE RISERVATA
Isis: fonti, libero padre Murad, rapito cinque mesi fa - RIPRODUZIONE RISERVATA

BEIRUT Per cinque mesi è stato nelle mani dell'organizzazione dello Stato islamico (Isis) in Siria ma ora è tornato in libertà: padre Jacques Murad, già priore del monastero siri-cattolico di Mar Elian, a Qaryatayn, "sta bene" e stamani ha persino celebrato messa a Zaydal, località cristiana a sud-est di Homs. Padre Murad fa parte della comunità monastica di Mar Musa fondata dal gesuita italiano Padre Paolo Dall'Oglio, scomparso nel nord della Siria nel luglio 2013 e secondo diverse fonti in mano proprio all'Isis

. Fonti vicine a padre Murad che hanno parlato con lui telefonicamente  non hanno voluto fornire indicazioni sulle circostanze della sua liberazione. Nelle mani dell'Isis rimangono però oltre 200 cristiani di Qaryatayn, rapiti nell'agosto scorso quando i jihadisti avevano preso, senza colpo ferire, la cittadina crocevia tra l'oasi di Palmira, anch'essa in mano all'Isis, e l'autostrada Damasco-Homs. Padre Murad era stato catturato nel maggio scorso. Secondo fonti di Qaryatyan si era trattato di un avvertimento da parte dei jihadisti rivolto alla comunità cristiana. Dopo il rapimento di Murad, moltissimi cristiani della zona erano fuggiti. Ma non tutti. Quando ai primi di agosto l'Isis è entrato nella cittadina, lasciata sguarnita dall'esercito governativo di Damasco, ha deportato 270 persone, in larga parte cristiani. Ai primi di settembre, l'Isis aveva poi diffuso alcune foto, forse scattate a Raqqa, in cui si mostrava il momento della firma dell'accordo tra il capo locale jihadista e la comunità di cristiani di Qaryatayn: a questi si risparmiava la vita ma in cambio accettavano totale sottomissione allo Stato islamico.

    Nelle foto di settembre era apparso anche Padre Murad: dimagrito ed emaciato, in prima fila tra i cristiani prigionieri. Alla fine di agosto, l'Isis aveva diffuso immagini della parziale distruzione del monastero di Mar Elian, che Padre Paolo Dall'Oglio aveva contribuito a far restaurare nei primi anni 2000. Il monastero, come altri luoghi della comunità, servivano da decenni a iniziative di dialogo islamo-cristiano. Secondo le fonti interpellate oggi, padre Murad è deciso a rimanere in Siria e a riprendere la sua attività pastorale nella zona di Homs, al confine tra la zona controllata dalle truppe governative e quella in mano all'Isis.
   

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