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Funzionari cinesi rubano cadaveri per raggiungere quota cremazioni

Funzionari cinesi rubano cadaveri per raggiungere quota cremazioni

Arrestati. I corpi recuperati con l'aiuto di tombaroli

03 novembre 2014, 17:33

Redazione ANSA

ANSACheck

 Due funzionari cinesi sono stati arrestati con l'accusa di aver rubato cadaveri dai cimiteri per raggiungere la quota di cremazioni annuali che gli viene imposta dal governo centrale. La vicenda, a cavallo tra il macabro e il ridicolo, si e' verificata nella provincia meridionale del Guangdong. L' agenzia Nuova Cina riferisce che i due hanno comprato una ventina di cadaveri da "tombaroli" locali, in uno scenario che ad alcuni ha ricordato il romanzo "Le Anime Morte" dello scrittore russo Nicolas Gogol. La pratica delle "quote" e' diffusa in Cina, un Paese enorme nel quale spesso il potere centrale e' lontano dalla realtà della vita quotidiana e, per assicurarsi che le sue direttive vengano rispettate in periferia, usa un sistema basato su modelli matematici che a volte, calati nella realtà sociale, producono effetti distorti. 

Le quote possono riguardare problemi diversi come il tasso di crescita dell'economia e il numero delle nascite e il compito di assicurarsi che siano rispettate cade sui funzionari locali. I due dirigenti arrestati, dei quali la stampa riferisce solo i cognomi, He e Dong, si sono difesi affermando di essere stati messi "sotto pressione" dai loro immediati superiori. La cultura dominante della Cina, quella confuciana, impone che i propri cari vengano seppelliti ma negli ultimi anni la vendita della terra alle imprese edili e' stata una delle principali fonti di reddito per lo Stato in tutte le sue articolazioni, inclusi i governi locali. Da qui e' nata l' esigenza di ricorrere con maggiore frequenza alla cremazione, che e' raccomandata dal buddismo, una delle religioni più diffuse nel Paese. La questione ha suscitato forti emozioni due anni fa, quando il governo della provincia dell' Henan fece distruggere con i bulldozer 400mila tombe, in modo da poter disporre liberamente della terra, suscitando le proteste dei parenti dei defunti. Uno dei due funzionari, Dong, ha precisato di aver pagato tremila yuan (390 euro) per ogni cadavere acquistato dai "tombaroli". La stampa locale spiega che la vicenda e' venuta alla luce quando un uomo che vive nella vicina provincia del Guanxi ha denunciato la scomparsa dei cadavere del nonno dal cimitero nel quale era stato seppellito.

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