(di Rosanna Pugliese)
Ecco il contributo del governo
Merkel alla celebrazione, imminente, di un anniversario storico:
25 anni dopo la caduta del muro, a Berlino, si decide un aumento
del 20% delle indennità delle vittime del regime dell'ex DDR. In
un Paese ormai quasi del tutto normalizzato, il via libera
arriva nel giorno in cui un sondaggio rivela a sorpresa che solo
il 37% dei tedeschi ritenga di aver ricevuto dei "vantaggi" sul
piano "personale" dalla riunificazione delle due Germanie.
Un disegno di legge del ministero della Giustizia, presentato
oggi in Consiglio dei ministri, nella capitale tedesca, ha
ottenuto l'approvazione dall'esecutivo della cancelliera,
cresciuta in Germania orientale.
E così, dopo il passaggio in Parlamento, grazie a questa
misura, a partire dal gennaio 2015, chi in passato ha subito il
regime carcerario nella Germania comunista per motivi politici
per un minimo di 6 mesi, riceverà 300 euro mensili, invece di
250. "Si tratta di un segnale importante, proprio a 25 anni
dalla caduta del muro", ha sottolineato il ministro
socialdemocratico Heiko Maas commentando l'iniziativa.
Il 9 novembre, con una grande festa popolare, Berlino
festeggerà la demolizione di quel confine che tenne divise le
famiglie tedesche per 28 anni, separando l'est dall'ovest, e
cioè le due diverse aree di influenza, che facevano riferimento
rispettivamente all'Urss da un lato e agli Usa e alla Cee
dall'altro, durante la guerra fredda e negli anni successivi
della costruzione europea.
Nel vivace clima d'attesa in vista di questa commemorazione,
un sondaggio rappresentativo di N24 Enmid ha rivelato oggi che
il 70% dei tedeschi ritiene che fra quelli che un tempo venivano
definiti Ossi e Wessi prevalga ormai "ciò che li unisce", e solo
un 23% risponde che a dominare siano invece ancora oggi fattori
"di divisione".
Lo stresso rilevamento fa scoprire però che solo il 37% dei
tedeschi ritenga che la riunificazione delle due Germania abbia
portato dei vantaggi sul piano personale; il 12% pensa di aver
subito più svantaggi; e il 46 ritiene che, fra pro e contro, vi
sia stato un certo bilanciamento.
Come immaginabile è nella zona orientale del Paese che si
ammette di aver ricevuto vantaggi: il 55% degli intervistati
nelle regioni dell'est è fra questi, mentre all'ovest la
percentuale scende sensibilmente, al 33%.
C'è però anche un 11% di tedeschi dell'est che ritiene di
essere stato penalizzato dalla riunificazione; una quota che a
ovest sale al 13.
Infine, il 25% dei tedeschi occidentali non è mai stato nella
Germania orientale, mentre solo il 5% degli orientali non ha
ancora messo piede nella Germania che il muro impediva di
raggiungere.
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