PECHINO - Quaranta "dimostranti" uighuri sono rimasti uccisi nelle violenze avvenute domenica nella regione del Xinjiang, nel nordovest della Cina, a maggioranza musulmana, sulla scia delle forti tensioni interetniche. Lo ha reso noto il sito di stato Tianshan, precisando che alcuni di loro si sono fatti esplodere. Negli scontri e nella serie di esplosioni coordinate hanno trovato la morte anche 6 civili, 2 poliziotti e 2 ausiliari di polizia. Altri 54 civili sono rimasti feriti.
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