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DALL'ARCHIVIO Muore ultimo aviatore Usa che sgancio' bomba a Hiroshima

DALL'ARCHIVIO Muore ultimo aviatore Usa che sgancio' bomba a Hiroshima

'L'Olandese' aveva 93 anni e nessun rimorso, "dovevamo farlo"

WASHINGTON, 31 luglio 2015, 18:32

Nicoletta Nencioli

ANSACheck

Theodore Van Kirk - RIPRODUZIONE RISERVATA

Theodore Van Kirk - RIPRODUZIONE RISERVATA
Theodore Van Kirk - RIPRODUZIONE RISERVATA

Washington, 30 luglio 2014 - Se ne e' andato a 93 anni in una tranquilla casa di riposo a Stone Mountain, nel cuore della Georgia, Stati Uniti, "senza aver mai avuto un rimorso o un ripensamento".

Theodore Van Kirk, l'ultimo membro dell'equipaggio dell'Enola Gay che sgancio' la bomba atomica su Hiroshima nel 1945, e' morto di vecchiaia. Arruolatosi nell'aviazione statunitense nel 1941, l''Olandese' - cosi' veniva chiamato Van Kirk - non divenne mai pilota, ma navigatore di volo talmente abile da essere scelto per quella che gli venne presentata come "una missione top-secret". Una missione che doveva portare alla fine della Seconda Guerra Mondiale. E cosi' fu. Assoldato dal collega ed amico colonnello Paul Tibbett - che divenne il capo team del fatidico bombardiere B-29 - dopo mesi di duro addestramento Van Kirk guido' con le sue carte di volo l'Enola Gay, in sole sei ore e mezza, dall'isola di Titian nelle Marianne sino ai cieli sopra Hiroshima.

Era il 6 Agosto 1945: alle 8.15 del mattino 'Little Boy' - questo il nome in codice dell'ordigno - la prima bomba nucleare, fu lanciata sulla citta' giapponese. Uccise piu' di 240.000 persone e getto' il pianeta nell'era atomica. "L'aereo subi' due enormi sobbalzi, fu avvolto da flash di luce fortissimi - ha raccontato in varie interviste l'Olandese - io guardai giu', la citta' sembrava bollire nelle fiamme, ed il mio primo pensiero fu: 'La Guerra e' finita. Bene'. E provai sollievo". "Per tutta la sua vita mio padre ha pensato di aver fatto solo e semplicemente il suo dovere - ha raccontato il figlio Thomas - E' stato un meraviglioso papa' e la sua esistenza e' molto piu' dell'Enola Gay". Van Kirk non parlo' della sua esperienza per molti anni. Ma nel 2005, in occasione del sessantesimo anniversario di Hiroshima, disse ai media americani: "Nessuno di noi dell'equipaggio soffri' alcun effetto fisico dalle radiazioni. Non solo: nessuno di noi ha avuto problemi psicologici o si e' ritirato in un monastero". Conclusa la storica missione, l'Olandese fu insignito di medaglie. Finita la guerra lascio' l'aviazione, si prese un master in ingegneria chimica e lavoro' per trent'anni alla DuPont. Cresciuto in una fattoria in Pennsylvania, il 'navigatore' era nato nel 1921: ora, i suoi resti torneranno nella cittadina d'origine di Northumberland per essere sepolti accanto a quelli della moglie

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