/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Nigeria: i fanatici Boko Haram contro la scuola

Nigeria: i fanatici Boko Haram contro la scuola

Il leader: "Mi piace ammazzare come mi piace ammazzare i polli"

ROMA, 14 maggio 2014, 09:03

Rossella Benevenia

ANSACheck

C'è voluto il sequestro di quasi 300 studentesse, tutte bambine e adolescenti portate via con la forza lo scorso 14 aprile da una scuola nel nord della Nigeria, per far aprire all'improvviso gli occhi alla comunità internazionale sulle sevizie e gli stupri, sugli omicidi di massa, sulla "guerra santa" degli integralisti islamici Boko Haram che dal 2009 stanno insanguinando il nord-est del Paese senza che il governo centrale vada oltre i proclami e l'invio di esigue unità dell'esercito.

    Boko Haram significa proprio "l'educazione occidentale e' peccato" ed é questo uno degli slogan più urlati durante i massacri, i saccheggi, le violenze bestiali compiute per costringere la popolazione inerme (cristiani o musulmani moderati senza alcuna distinzione) a sottostare alla legge islamica (la Sharia).

    Nello stato di Borno, dove le studentesse sono state fatte sparire nella giungla, il presidente nigeriano Goodluck Jonathan ha da oltre un anno proclamato lo stato d'emergenza. Come nell'Adamawa e nello Yobe. Ma nel Borno la situazione non ha fatto altro che peggiorare: se nella Nigeria l'alfabetizzazione degli adulti é più o meno del 57%, in questo Stato periferico, poverissimo e alla mercè di bande armate, non arriva neanche al 15%. Perchè i Boko Haram sono disposti a qualunque efferatezza pur di raggiungere il loro scopo: studenti (anche maschi) bloccati in aule poi date alle fiamme, dormitori di collegi disseminati di cadaveri e di mutilati, edifici scolastici minati e fatti saltare in aria.

    L'attuale capo di Boko Haram é peraltro chiarissimo. "Mi piace ammazzare chiunque Allah mi chieda di ammazzare - ha farneticato in un video Abubakar Muhammad Shekau - Mi piace, come mi piace ammazzare polli e montoni". E in un altro: "La scuola occidentale é proibita dalla religione, l'università é proibita. Non andate all'università, bastardi! E le donne stiano a casa, se ne troveremo a studiare le prenderemo e le venderemo al mercato".

    La data di nascita di Shekau, in un villaggio di contadini e allevatori vicino alla frontiera con il Niger, non é nota: si parla del 1965, del 1969 o del 1975. Di certo vi é che ha studiato teologia a Maiduguri presso un religioso locale e che più di dieci anni fa ha conosciuto il fondatore dei Boko Haram, Mohammed Yusuf, la cui predicazione era basata sulla lotta alla corruzione e alla povertà, "inchiodate" nella terra nigeriana dai coloni occidentali. Yusuf é stato ucciso nel 2009 e da allora la deriva del sanguinario fanatismo dei Boko Haram non ha avuto limiti: oltre alle scuole sono state bruciate moschee e chiese, edifici pubblici e mercati. E si sono moltiplicati gli attentati: fino a colpire per la prima volta la periferia della capitale Abuja (75 morti) proprio lo scorso 14 aprile, in concomitanza con il rapimento delle giovani studentesse.

    Sempre più osservatori sono convinti che l'organizzazione sia legata ai terroristi di al Qaida e ipotizzano periodi di addestramento in Algeria e Somalia. Sulla testa di Shekau c'é una taglia di sette milioni di dollari. Ma il numero delle persone uccise è in continua ascesa: da centinaia sono diventate migliaia e le efferatezze compiute dai Boko Haram sono talmente spaventoso da aver spinto gruppi integralisti minori a prendere (cautamente) le distanze.

    Perciò i fanatici nigeriani puntano ora ad esportare la loro violenza distruttiva nei Paesi confinanti. Non a caso Shekao, a proposito delle liceali rapite, ha ululato che saranno "vendute come schiave" o costrette a sposarsi in Ciad e in Camerum".

    Paesi che a loro volta confinano con altre polveriere: Niger, Repubblica Centrafricana e Congo in prima fila.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza