In Italia il fenomeno della gentrificazione - si legge sul sito dell'Accademia della Crusca - ha avuto una fisionomia prevalentemente sociale (in America invece ha significato anche la sostituzione etnica degli abitanti, dagli afroamericani dei quartieri-ghetto si è passati agli americani benestanti), è stato molto più contenuto e ha interessato solo alcune grandi città: si è parlato di gentrificazione per i quartieri Testaccio, San Lorenzo o Pigneto a Roma, per San Salvario a Torino, per il quartiere Isola a Milano, per San Niccolò a Firenze. Nonostante le dimensioni modeste, ha comunque suscitato un acceso dibattito.
L’originale inglese gentrification, letteralmente ‘borghesizzazione’, è stato coniato e utilizzato per la prima volta nel 1964 da Ruth Glass (Introduction: aspects of change. In London: Aspects of Change, ed. Centre for Urban Studies, London: MacKibbon and Kee, 1964, xiii–xlii), mentre il calco italiano è registrato per la prima volta dallo Zingarelli 2013, che data la prima attestazione al 1982
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