/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Identikit dei rischi

Identikit dei rischi

Pascoli e mangimi contaminati sono i principali nodi della contaminazione da diossina

07 luglio 2016, 15:24

Redazione ANSA

ANSACheck

Pascoli e mangimi contaminati sono i principali nodi della contaminazione da diossina di carni e latte di animali.

Quella che si chiama genericamente diossina corrisponde in realta' ad oltre 200 sostanze diverse, 17 delle quali altamente tossiche per l'uomo. La piu' pericolosa e' il tetraclorodibenzo-p-diossina (Tcdd), la cosiddetta diossina Seveso, considerata come punto di riferimento nei parametri per la valutazione della tossicita'.

Nei paesi industrializzati, infatti, l'esposizione di fondo della popolazione e' stimata in un miliardesimo di milligrammo (picogrammo, pg) equivalente di tossicita' del Tcdd per grammo di grasso (pg teq/g). Secondo l'Authority irlandese per la sicurezza alimentare (Fsai) nelle carni di maiale contaminate sono presenti livelli di diossina superiori da 80 a 200 volte rispetto al valore minimo: un livello che per il vicepresidente della Fsai, Alan Reilly, citato dalla Societa' internazionale per lo studio delle malattie infettive, corrisponde a un rischio per la salute pubblica ''molto, molto basso. Si dovrebbero - ha detto - mangiare prodotti con questi contaminanti per 40 anni prima di avere alcun segno di malattia''.

Contenuta in oli isolanti o in additivi antimuffa, vernici e impregnanti per il legno, la diossina puo' diffondersi nell'ambiente anche in seguito a processi di combustione, da quelli che avvengono nei motori agli incendi, all'uso di stufe e caminetti. Per la sua stabilita' chimica, la diossina e' molto persistente: si lega facilmente al materiale organico presente nel terreno e sono necessari mesi, perfino anni, prima che venga degradata. Se ingerita dai mammiferi, si accumula nei grassi. Se ingerita dall'uomo in grandi quantita', la diossina puo' provocare lesioni della pelle, calo della fertilita', ritardo della crescita, tumori. Anche l'organismo umano la elimina molto lentamente, tanto che la contaminazione piu' violenta mai avvenuta in Italia, quella del luglio 1976 a Seveso, ha fatto registrare casi di cloracne persistenti a distanza di oltre 20 anni.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza