"I clienti contattano la nostra agenzia e noi gli raccomandiamo i surrogati giusti in base alle loro preferenze. Gli inviamo diversi profili di surrogati". Diana Olmeda, la Ceo dell'agenzia californiana Sai, Surrogate Alternatives Inc., si trova di fronte fino a 125 madri surrogate ogni anno, normalmente di origine caucasica o ispanica, e sembra avere le idee chiare sulla sua politica aziendale. Il processo, dal momento che il cliente si rivolge all'agenzia fino alla fertilizzazione in vitro, può durare dai due ai quattro mesi, poi comincia la gravidanza. Con costi che vanno dai 20.000 ai 50.000 dollari "a seconda del pacchetto di cui ha bisogno il cliente e ed in base ad ogni singola situazione". Ad essere coinvolti sono anche avvocati, psicologi, cliniche, dietologi, terapeuti e agenti assicurativi. E negli Usa lavora anche con un'azienda che è diretta da ex-clienti italiani della stessa Sai.
Dalle coppie o dai richiedenti single vengono generalmente richieste madri non fumatrici, che hanno avuto al massimo due parti cesarei, di circa 25 anni e preferibilmente sposate. Dopo il parto, e negli anni seguenti, spesso le madri che hanno affittato mantengono rapporti con la coppia di clienti e con gli stessi bambini: "un legame che cresce durante i preparativi e spesso diventa amicizia", spiega Olmeda. Imperativo e slogan dell'agenzia è 'L'esperienza e la gioia della genitorialità'.
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