/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Il trailer

Il trailer

30 luglio 2014, 14:21

Redazione ANSA

ANSACheck

Io sto con la sposa credit Marco Garofalo - RIPRODUZIONE RISERVATA

Io sto con la sposa credit Marco Garofalo - RIPRODUZIONE RISERVATA
Io sto con la sposa credit Marco Garofalo - RIPRODUZIONE RISERVATA

E' un film manifesto:

 

''E' venuto fuori un manifesto sulla libera circolazione degli uomini, un film che è un atto civile, un'azione di disobbedienza contro leggi restrittive che non eliminano i problemi ma li accentuano - dice all'ANSA Gabriele Del Grande - i 20 mila morti nel mare mediterraneo in 20 anni hanno responsabilità politiche europee precise che partono proprio dalle leggi che non permettendo agli uomini di circolare ne fanno di fatto degli illegali in preda al traffico di uomini. Ci siamo assunti il rischio tutti insieme di un processo : questo film è un'autodenuncia. Al momento dell'uscita, potremmo essere condannati fino a 15 anni di carcere per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Ma siamo pronti a correre il rischio. Perché abbiamo visto la guerra in Siria con i nostri occhi, e aiutare anche una sola persona ad uscire da quel mare di sangue, ci fa sentire dalla parte del giusto''.

''È un rischio folle quello che ci stiamo prendendo. Ma vogliamo credere che esista una comunità di persone, in Europa e nel Mediterraneo, che come noi sognano che un giorno questo mare smetta di ingoiare le vite dei suoi viaggiatori e torni ad essere un mare di pace, un mare dove tutti siano liberi di viaggiare, e dove nessuno divida più gli uomini e le donne in legali e illegali. Quella comunità esiste. È fatta delle persone che ci hanno ospitato durante il nostro viaggio attraverso l'Europa. Siamo molto più numerosi di quanto pensiamo. E questo è il film che ci mancava. Tutta l'area ormai è un polveriera, dalla Siria, all'Iraq, alla Libia alla Palestina e questo, anche solo sotto il profilo delle migrazioni, è una nuova ancora nascosta tragedia, in decine di migliaia arriveranno sulle nostre coste, ancora una volta preda dei mercanti di uomini. Serve una politica estera europea vera e concreta''.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza