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Sider Alloys, verso nuova mobilitazione 'subito tavolo al Mimit'

Sider Alloys, verso nuova mobilitazione 'subito tavolo al Mimit'

Fiom-Fsm -Uilm-Cub, 'ora serve un cambio di rotta'

CAGLIARI, 08 maggio 2024, 12:20

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Il tempo è scaduto: Fiom Cgil, Fsm Cisl, Uilm e Cub della Sardegna sud-Occidentale Sulcis-Iglesiente sono pronti a riprendere la mobilitazione dei lavoratori della Sider Alloys. Fermo al palo il revamping della sala elettrolisi, a causa del mancato arrivo di pezzi dalla Cina, e con la metà degli 86 operai in servizio in cassa integrazione ordinaria (a rotazione), i sindacati sono già sul piede di guerra. E dopo il blocco ai cancelli e l'incontro con l'assessore dell'industria Emanuele Cani, attendono l'immediata convocazione del tavolo al Minit e di crisi in Regione: in assenza di riscontri scenderanno in piazza con i lavoratori.
    "Il bilancio dell'ultimo anno sul rilancio dello stabilimento di alluminio primario è il peggiore dal momento dell'acquisizione del 2018, subito un cambio di rotta - scrivono in una nota - Dal 2012 in Italia, non si produce più alluminio primario. In questi lunghi anni i vari governi hanno dichiarato strategico l'alluminio, ma non sono stati in grado di perseguire il vero rilancio delle produzioni. In questi anni l'alluminio non ha mai conosciuto crisi di mercato, anzi, la richiesta interna è sempre aumentata, di conseguenza, come in tanti altri campi, abbiamo smesso di produrre un bene, per affidarci totalmente al mercato esterno. Nel 2018 la ex Alcoa, dopo innumerevoli battaglie dei lavoratori, che mai, si sono voluti arrendere allo smantellamento dello stabilimento, veniva ceduto all'attuale proprietà: la SiderAlloys; quest'ultima, pur con tutte le difficoltà affrontate (pandemia, autorizzazioni ambientali, costo energetico, scoppio della guerra che hanno in qualche modo giustificato le tante modifiche dei piani Industriali presentati), hanno avuto comunque una caratteristica: lentamente la forza lavoro in fabbrica aumentava. Nell'ultimo periodo c'è però stato un pericoloso cambio di passo, alla quale occorre porre rimedio, subito" Negli ultimi sei mesi, secondo i sindacati, non sono stati riconfermati i contratti in scadenza, alcune aziende in appalto sono andate via e infine si è fatto ricorso alla cig.
   

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