Fideuram - Intesa Sanpaolo Private Banking nel primo trimestre ha registrato un utile netto consolidato di 239 milioni e in crescita del 7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Lo annuncia una nota.
La raccolta netta totale va a 2,5 miliardi (+6%), mentre il totale delle masse amministrate si attesta a 213,8 miliardi, sostanzialmente in linea con il 31 dicembre 2017 (214,2 miliardi) e in aumento del 5% rispetto a un anno fa.
Le commissioni nette crescono a 432 milioni (+6%). Le commissioni nette ricorrenti, componente predominante (oltre 93%) del margine commissionale, sono risultate pari a 402 milioni, in crescita del 7%. Quanto ai coefficienti patrimoniali consolidati, il common equity tier 1 ratio è del 16,8%.
"Dopo un 2017 di assoluta eccellenza, che ha rappresentato l'anno migliore nella storia della nostra società, abbiamo iniziato il 2018 con risultati in ulteriore crescita - commenta l'ad e direttore generale Paolo Molesini -. Anche nel primo trimestre dell'anno tutti gli indicatori evidenziano la qualità del lavoro svolto dai nostri private banker, l'attenzione verso una clientela sempre più esigente ed un modello di servizio vincente, in grado di affrontare qualsiasi condizione di mercato. Solidità patrimoniale, efficienza gestionale, qualità della gestione finanziaria e dinamismo commerciale continuano a caratterizzare le nostre performance, insieme alla nostra attrattività verso i migliori professionisti della consulenza: infatti superiamo, per la prima volta, la soglia dei 6.000 private banker. L'attività estera, rilanciata dall'acquisizione di Banque Morval, rappresenta ora la nostra ulteriore sfida".
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