"La nascita di un nuovo grande
soggetto industriale nel mercato delle infrastrutture per
competere a livello internazionale è fondamentale anche per la
salvaguardia del sistema produttivo italiano e le condizioni per
assistere l'intervento di capitali pubblici nell'operazione
devono perciò ispirarsi a questo criterio di interesse
generale". Così in una nota Carlo Zini, presidente di Legacoop
Produzione e Servizi, a proposito dell'operazione Progetto
Italia, secondo il quale: "occorre salvaguardare anche l'intera
filiera degli appaltatori coinvolti nei tanti cantieri che
saranno interessati dall'operazione attraverso il rispetto dei
contratti sottoscritti, evitando di scaricare su di essi il
costo dell'operazione attraverso l'obbligo di accettare, quali
strumenti di pagamento, strumenti finanziari di partecipazione
all'operazione".
Per Zini, inoltre, è necessario tutelare la concorrenza nel
mercato italiano, "ragion per cui riteniamo che il Progetto
Italia, fortemente sostenuto da capitali pubblici, debba
comunque mantenere una forte vocazione per i mercati
internazionali". "L'intervento deve salvaguardare nel suo
complesso l'industria delle costruzioni che ha attraversato e
sta ancora attraversando il periodo di crisi più grave della
storia economica del nostro Paese".
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